Per una futura mamma cominciare a sentire i movimenti del proprio bambino in pancia è una emozione indescrivibile ma poco tempo dopo i movimenti si rendono evidenti anche al papà. Quando si cominciano ad apprezzare i movimenti?
Indice contenuto
L’emozione dei movimenti
Certo, la consapevolezza di essere incinta, di aspettare un bambino arriva con l’assenza del ciclo e con il test che conferma la gravidanza. Successivamente la prima ecografia ti mostra immagini che non sempre sono così eloquenti ma sono comunque immagini che ti confermano al di la di test chimici che sta nascendo una nuova vita.
E’ con i primi movimenti, però, che ti rendi realmente conto, che hai la prova tangibile che un nuovo essere sta crescendo nella tua pancia. Il momento in cui comincerai a sentire i primi movimenti dipende da diversi fattori, compresi tuoi fattori soggettivi.
Quando inizi a sentire i movimenti del bambino?
Difficile dire con precisione quando comincerai a sentire il bambino che si muove, che si stira in pancia, che muove un piede verso la tua pancia. Le donne magre cominciano a sentire i movimenti prima delle donne più in carne per via dal minore spessore di tessuto adiposo che ammortizza i movimenti.
Le donne che hanno già avuto altre gravidanze hanno una maggiore sensibilità ai movimenti del bambino, semplicemente perché già “allenate” a capire quale movimento è del bambino e quale dipende da altro.
I primi movimenti, infatti, sono meno distinguibili, possono facilmente confondersi con contrazioni dello stomaco o i movimenti caratteristici dell’intestino. Quando comincerà a fare movimenti più decisi certamente si distingueranno da altri movimenti viscerali.
Quando i bambini si muovono
I bambini in pancia cominciano a fare i primi movimenti già intorno all’8° settimana ma difficilmente te ne rendi conto. molto probabilmente comincerai a sentire i primi movimenti tra la 16° e la 22° settimana.
Se credi di non aver ancora sentito nessun movimento entro la 24° settimana, non allarmarti perché potrebbe semplicemente essere una tua scarsa sensibilità o solo perché non riesci a distinguere i movimenti viscerali da quelli del bambino ma è opportuno che informi il medico.
In questo caso una semplice visita consentirà di sentire il cuore del bambino e un’ecografia potrà verificare la regolarità della situazione. In ogni caso ricorda che alla 20° settimana è programmata l’ecografia morfologica attraverso la quale si controlla lo sviluppo del bambino, le sue dimensioni, la coerenza con le medie di crescita.
Se questa ecografia ha dato risultati positivi è improbabile che si siano verificati problemi di cui non ti rendi conto.
Come sono i movimenti del bambino
Le sensazioni del movimento del bambino nei primi tempi in cui si avverte sono diverse da mamma a mamma anche in funzione di quelli che sono i movimenti effettivi del bambino.
Molte donne riferiscono una sensazione come se scoppiassero dei pop-corn, altre riferiscono sensazioni più lievi, come un movimento di una farfalla, altre sentono come se il bambino si girasse.
Come detto i primi movimenti possono essere confusi con movimenti viscerali ma presto imparerai a distinguerli chiaramente e entro la 30° settimana non avrai più alcun dubbio.
Presto il bambino comincerà a scalciare ,a i suoi calcetti contro la parete della pancia sono lievi, affatto fastidiosi. Talvolta il bambino potrebbe “centrare” un organo interno o una costola provocando un certo fastidio ,ma in genere i calcetti sono più piacevoli che fastidiosi.
Quando senti i movimenti nella giornata
Non ci sono momenti particolari nella giornata per sentire i movimenti del bambino. anche lui dorme quando ne ha voglia e resta sveglio soprattutto a fronte di stimoli dalla mamma, per qualcosa che beve o mangia.
Noterai che il bambino si muove di più quando sei agitata o se bevi un caffè. Non tutti i giorni sono uguali, comunque: ci sono giorni in cui sentirai molti movimenti, altri meno ma è importante che prendi alcuni minuti al giorno per ascoltare i movimenti del bambino che è il segnale di una sua vitalità e dello stato di salute, almeno in modo relativo.