Il sodio cloruro è una sostanza che viene molto utilizzata in campo medico, generalmente iniettata tramite soluzione endovenosa. Hai mai sentito parlare del sodio cloruro? Sai veramente a che cosa può servire? Cerchiamo di spiegarlo in questa guida, fornendoti tutte le indicazioni necessarie che ti possono essere utili a comprendere i vantaggi che questo farmaco può portare, spiegandoti nei dettagli a cosa serve e perché viene utilizzato in campo medico. Ci soffermeremo soprattutto sugli effetti positivi che il sodio cloruro può comportare, quando viene utilizzato nell’organismo umano. Andiamo a vedere tutto nei minimi particolari.
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Cos’è il sodio cloruro
Cos’è e a cosa serve il sodio cloruro? Abbiamo già specificato che il sodio cloruro è una sostanza utilizzata come soluzione endovenosa. È un farmaco generico, che di solito si può conservare fino a tre anni. Il laboratorio farmacologico Salf commercializza questo preparato in diversi contenitori e concentrazioni, il tutto con l’autorizzazione dell’Agenzia Italiana del Farmaco ovviamente.
A cosa serve
L’obiettivo principale per cui viene impiegato il farmaco sotto forma di infusione endovenosa è quello di reintegrare i fluidi e il cloruro di sodio. Normalmente per questo scopo viene impiegata la soluzione 0,9%. Esistono anche soluzioni al 3% e al 5%, che si rivelano importanti per reintegrare il cloruro di sodio soprattutto in quei pazienti che soffrono di deplezione sodica.
Troviamo il sodio cloruro anche sotto forma di soluzione per irrigazione. Quest’ultima viene utilizzata per detergere le lesioni che colpiscono la pelle o le mucose.
Sono molte le situazioni che possono determinare la perdita di cloruro di sodio e di acqua. Per esempio si può incorrere in casi del genere quando non si può bere e mangiare a causa di qualche patologia specifica o in seguito a particolari interventi chirurgici.
Un’altra situazione del genere che determina perdita di cloruro di sodio e acqua dal corpo è rappresentata dall’eccessiva sudorazione in caso di febbre molto alta. Oppure si può incorrere in queste perdite gravi che è necessario reintegrare quando si ha un’estesa perdita di pelle, come succede per esempio nel caso di ustioni particolarmente gravi.
Ecco perché in tutti questi casi si può utilizzare l’infusione di sodio cloruro, specialmente quella 0,9%. Infatti in tutte queste situazioni il sodio cloruro può essere importante per reintegrare una perdita di acqua dall’organismo, in caso di disidratazione, oppure una perdita di sodio, in caso di deplezione di sodio.
La soluzione sodio cloruro può essere molto utile anche in quei casi in cui è necessario diluire altri medicinali che vengono somministrati al paziente per infusione.
Come conservarlo
Ma come conservare il sodio cloruro? Vediamo di spiegare anche questo aspetto, che non può essere affatto sottovalutato. Innanzitutto il medicinale deve essere collocato in una posizione fuori dalla vista e dalla portata dei bambini.
È molto importante non usare questo medicinale dopo la data di scadenza che è riportata sulla confezione. È essenziale non eccedere nelle dosi consigliate. Inoltre bisogna ricordare che la data di scadenza è riferita esclusivamente al prodotto che venga conservato nella sua confezione integra e che sia conservato in maniera corretta.
Il medicinale va usato subito dopo l’apertura del contenitore. Ogni contenitore di sodio cloruro deve essere utilizzato esclusivamente per una sola volta, per una somministrazione che non sia interrotta. Se rimane un residuo del medicinale, questo non deve essere più utilizzato.
È importante che il medicinale venga conservato nel contenitore che sia chiuso ermeticamente. Inoltre è assolutamente vietato il congelamento.